Fisco più giusto
Finanziaria 2006: la CDLS presenta al governo un documento di proposte. In primo piano la riforma dell’IGR.
San Marino, 27 ottobre 2005
La Finanziaria 2006 deve aprire la strada a un sistema fiscale più giusto. Si può riassumere così il documento sulla legge di bilancio che la CDLS ha inviato venerdì 27 ottobre al governo.
Si tratta di un pacchetto di proposte che mettono in primo piano il tema dell’equità, a partire da quella fiscale. Presentato anche un decalogo dell’equità: 10 punti da inserire subito nella manovra economica.
“I dati di bilancio del 2003 e del 2004 – afferma il segretario CDLS, Marco Beccari – presentano progressivi avanzi di gestione, mentre l’aumento del numero degli occupati associato all’incremento dei fatturati delle aziende private danno un quadro chiaro del nostro sistema Paese, che in un contesto recessivo globale riesce comunque a mantenere un ritmo di crescita”.
Per il segretario CDLS la Finanziaria 2006 è una occasione che non va sprecata: “E’ dunque possibile utilizzare alcune risorse disponibili per migliorare i servizi alle famiglie e ai lavoratori, privilegiando soprattutto i redditi più bassi attraverso una politica economica orientata al sociale.
E la riforma del fisco diventa uno strumento indispensabile per migliorare la qualità dell’intero sistema sammarinese, perché da essa discenderanno tutte le scelte in campo economico, produttivo, occupazionale e sociale”.
Nel documento presentato al governo, la Confederazione Democratica sottolinea la necessità di avviare una riforma complessiva dell’IGR, all’insegna dell’equità tra in vari soggetti interessati.
Attenzione all’accertamento dei redditi “Specifica attenzione dovrà essere riservata – si legge nel documento – alla fase di accertamento del reddito imponibile, con particolare riguardo ai redditi provenienti dalle attività produttive, commerciali, professionali ed artigianali, nonché prevedendo l’inclusione nella base imponibile dei redditi da capitale e da immobili, esclusa per la prima casa”.
Ancora: “Una revisione del sistema impositivo dovrà necessariamente prevedere la rimodulazione del comparto delle detrazioni e delle passività deducibili, privilegiando le famiglie monoreddito e con redditi bassi e legando tale agevolazione al numero dei componenti; ulteriore discriminante da introdurre, per impedire un uso distorto delle agevolazioni, è la presenza nel nucleo familiare di redditi da lavoro autonomo o di redditi di lavoro dipendente di lavoratori che sono stati titolari della licenza della loro stessa attività”.
Controlli incrociati: introduzione del redditometro. Per la CDLS è ormai indispensabile “introdurre un efficace ed efficiente sistema di controlli per far emergere senza alcun dubbio livelli di spesa, effettiva o potenziale, non corrispondenti a congrui livelli di reddito dichiarato. Un sistema imperniato sul Codice ISS o sul Codice Operatore Economico (COE), da sviluppare anche grazie all’incrocio e la elaborazione di dati informatici”.
Pene severe contro gli evasori fiscali
A questa forma di controllo, la Confederazione Democratica chiede di abbinare “l’adozione di specifici studi di settore per ricavare un congruo reddito minimo presuntivo sul quale applicare l’imposizione fiscale. Ulteriore elemento determinante di qualsiasi riforma fiscale è la severità delle sanzioni per i contravventori e la certezza della pena, sia essa di tipo amministrativo che penale”.