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Finanziaria più equa in 12 punti

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Manovra economica esaminata dal Confederale CDLS. Il segretario Beccari scrive al governo.

San Marino, 28 settembre 2004

Sulla manovra finanziaria il confederale della CDLS chiede al governo un cambiamento di rotta. E in una lettera spedita al Congresso di Stato avanza 12 proposte nel segno di una maggiore equità.

Il vertice della Confederazione Democratica ha esaminato nella mattinata di martedì 28 settembre il programma economico 2005 presentato dal Congresso di Stato e al termine della riunione il segretario Marco Beccari ha inviato una lunga lettera al Segretario di Stato alle Finanze.

La missiva si chiude indicando 12 soluzioni concrete da inserire nel programma economico 2005.

Eccole, punto per punto:
1) reperimento delle risorse necessarie agli aumenti contrattuali per il Pubblico Impiego allargato;
2) incremento delle risorse per completare le pratiche per il prestito prima casa in corso e definire il necessario budget per il 2005, accelerando i tempi della sua erogazione;
3) revisione e ampliamento delle detrazioni e deduzioni per le dichiarazioni dei redditi dei lavoratori dipendenti;
4) conferma del blocco delle tariffe e delle rette;
5)provvedimenti a tutela del caro vita ed a difesa dei consumatori; reperimento delle risorse per realizzare il piano mense nel territorio;
6) realizzazione e definizione del contenzioso relativo alla piattaforma dei pensionati ed anziani;
7) trasformazione in provvedimento legislativo e pertanto a regime del disposto relativo alla “156”, con aumento della percentuale di versamento nel fondo pensioni dei lavoratori dipendenti e diminuzione del versamento relativo al Fondo assegni Famigliari;
8) revisione del meccanismo dello splitting tra coniugi in sede di dichiarazione dei redditi, prevedendo un tetto massimo oltre il quale non sia applicabile, dirottando le risorse verso i redditi meno abbienti;
9) rimodulazione dell’erogazione degli assegni famigliari tenendo conto del reddito e della categoria economica di appartenenza;
10) regolamentazione del lavoro a termine e dei lavori atipici, definendo anche soluzioni per le problematiche da tempo aperte sul frontalierato;
11) sviluppo di settori portanti quali quello industriale classico e del terziario e terziario avanzato, tenendo presenti la peculiarità di San Marino, favorendo le nuove tecnologie e le esigenze delle varie attività per andare incontro alle richieste di lavoro dei sammarinesi e residenti che tra l’altro hanno un elevato tasso di scolarizzazione: saranno pertanto indispensabili la valorizzazione del capitale umano ed intellettuale, la ricerca e la formazione per migliorare le competenze professionali disponibili;
12) realizzazione dell’economia sociale attraverso un progetto integrato che preveda interventi sulla modifica dell’attuale legge sulle cooperative e l’introduzione di norme con specifiche agevolazioni sull’associazionismo sociale, puntando con convinzione sul settore “no-profit”: ciò rispenderebbe ai bisogni degli utenti e contribuirebbe ad allargare opportunità di scelta.