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Edilizia, il rinnovo del contratto entra nel vivo

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Le Federazioni Costruzioni della CSU hanno chiuso il ciclo di incontri con le associazioni imprenditoriali. Chiesto un tavolo unico di trattativa.

San Marino, 24 febbraio 2004

La Federazione Lavoratori Costruzioni ha incontrato lunedì 23 febbraio l’Unas, l’unione degli artigiani, per illustrare la piattaforma del contratto edile. Si è così chiuso il primo ciclo di incontri con le controparti.

“A questo punto la trattativa può entrare nel vivo”, commenta Mirco Battazza, segretario della Federazione Costruzioni della CDLS, ricordando che “il contratto è scaduto il 31 dicembre 2003 ed interessa oltre 900 lavoratori, di cui quasi 500 sono frontalieri”.

Battazza inoltre fa presente che il sindacato ha chiesto alle tre associazioni di categoria interessate al contratto (Anis, Unas, Osla) di verificare l’opportunità di unire il tavolo negoziale. “Finora abbiamo sempre proceduto con tre trattative separate, mentre un maggior coordinamento tra le controparti snellirebbe le procedure e i tempi del rinnovo. Siamo in attesa di una risposta”.

Tra le priorità della piattaforma sindacale c’è l’annosa questione di dare piena applicazione ai contenuti del “Protocollo di intesa per monitorare la presenza a San Marino di frontalieri e ditte forensi per l’opere edili”. Protocollo sottoscritto a conclusione della precedente tornata contrattuale e rimasto in gran parte disatteso anche per colpa della lunga stagione di instabilità politica.

”Tant’è che nel settore edile – conclude il segretario della Federazione Costruzioni della CDLS – continuano a pesare fenomeni distorsivi e di non rispetto delle leggi, come nel caso di distacchi anomali, lavorazioni a cottimo e così via. Problemi più volte discussi con le Segreterie di Stato per il Lavoro e l’Industria, affinché si intensifichi l’azione di controllo da parte delle autorità ispettive”.

I lavoratori del settore rivendicano inoltre una estensione al settore edile dei provvedimenti previsti dal verbale di accordo del dicembre 2001 per una nuova regolamentazione del mercato del lavoro (contratti atipici) e delle politiche a sostengo della famiglia.