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Dipendenti delle banche vittime dei budget

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Il neo vice-segretario della CDLS, Mirco Battazza, torna a parlare del risparmio tradito.
E spiega cosa sta succedendo nelle banche del Titano.

San Marino, 25 marzo 2004

Crac finanziari e risparmio tradito: temi che hanno tenuto banco durante il 12° congresso della CDLS. Il nuovo vice segretario, Mirco Battazza, torna su questi argomenti, difendendo i dipendenti degli istituti di credito.

“Tutto quello che riguarda direttamente o indirettamente i recenti crac finanziari ed il conseguente tradimento di centinaia di risparmiatori da parte delle banche è motivo di accese discussioni e di forte coinvolgimento emotivo. Posso però assicurare che nessuno degli interventi congressuali ha inteso, neanche velatamente, affermare che esistono responsabilità da parte dei dipendenti delle banche sammarinesi riguardo alla problematica del risparmio tradito”.

Anzi, Battazza spiega che i dipendenti delle banche “sono stati posti dalle Direzioni e dai Consigli di Amministrazione in una condizione molto difficile. Da una parte hanno dovuto gestire il rapporto, spesso personale, con il cliente e dall’altra hanno subito pressioni fortissime dalle Direzioni per vendere titoli ad alta redditività (per la banca) e ad alto rischio (per il cliente). Questo preoccupante modo di operare, che riguarda in maniera trasversale tutte le banche sammarinesi e, ancor più quelle italiane, è finalizzato a premiare i dipendenti più zelanti ed “in linea” con i budget aziendali con bonus economici spesso rilevanti ed penalizzare i più pigri con la minaccia di trasferimenti e ritorsioni di vario genere. In questa situazione, come ha anche ribadito il segretario nazionale della FIBA-CISL Mario Mocci in una recente intervista a Panorama, il rispetto per i dipendenti e l’etica verso il cliente passano in secondo piano rispetto alla logica del profitto a tutti i costi. Noi siamo con i risparmiatori ed a fianco dei dipendenti per combattere tutto questo.”

E dalle pressioni delle banche sui dipendenti al fenomeno del mobbing il passo non è poi così lungo.
“Di fronte alle pressioni poste in essere dalle banche sui propri dipendenti per il raggiungimento di budget, e dei ‘ricatti’ conseguenti il mancato raggiungimento degli stessi, appare evidente come i top manager utilizzino tecniche subdole, finalizzate a indurre i propri dipendenti a comportamenti contrari alla propria etica. Ma non è tutto, sempre più si sta affermando nei luoghi di lavoro un deterioramento dei rapporti tra lavoratori che è l’anticamera per una reale situazione di disagio, e che, in qualche caso, può sfociare in un vero e proprio mobbing. Da alcuni anni conclude il vice segretario CDLS – sto portando avanti, con l’appoggio e la condivisione della Confederazione Democratica, una battaglia contro questi fenomeni che sono in forte crescita; nella mozione finale del 12° Congresso è presente un passaggio importante nel quale si riafferma la forte attenzione verso tutto quanto attiene al mobbing ed alla riaffermazione del ben-essere”.