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Dal Monte Titano a Montecitorio

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Martedì 28 settembre si riunisce il comitato per preparare la manifestazione del 1° ottobre. Oltre 500 le adesioni.

San Marino, 24 settembre 2004

Oltre 500 frontalieri a Roma il primo ottobre per un fisco più giusto. E martedì 28 settembre presso la CSU torna a riunirsi il Comitato Lavoratori Frontalieri per preparare la manifestazione in piazza Montecitorio.

Hanno superato quota 500 le adesioni alla manifestazione del primo ottobre organizzata dal Comitato Frontalieri e dalla CSU per rivendicare un trattamento fiscale più equo.
Dell’organizzazione della trasferta romana si parlerà martedì 28 settembre alle 17.30 presso la sede della centrale sindacale di Domagnano, dove sono stati convocati tutti i 50 aderenti al Comitato Frontalieri.

Intanto sono partire due lettere indirizzate ai gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato con una richiesta di incontro per la mattinata di venerdì 1° ottobre.

“Il comitato Lavoratori Frontalieri e la Centrale Sindacale Unitaria di San Marino chiedono un incontro – si legge nella missiva – per illustrare le proposte riguardo il trattamento fiscale. In base agli accordi internazionali, è necessario che la questione fiscale dei frontaleri sammarinesi esca dalle competenze della Legge Finanziaria, per concordare una legge ordinaria definitiva e con abbattimenti fiscali superiori all’attuale area no-tax di 8 mila euro; oppure abbattimenti del 65% del reddito prodotto fino ad un massimo di 24mila euro, come previsto dal memorandum d’intesa fra Italia e San Marino”.

“Con la Legge Finanziaria 2003 – prosegue la lettera – viene introdotta la doppia imposizione dei redditi frontalieri, prevedendo un’area no-tax di 8 mila euro. Un provvedimento che non solo non rispetta la convenzione italo-sammarinese del 2002, ma che si è dimostrato iniquo e penalizzante per i bilanci di oltre 5 mila famiglie romagnole e marchigiane. Basti pensare il solo fatto che l’attuale trattamento tassa il TFR, che sul Titano viene liquidato ogni anno a fini previdenziali, come una 14° mensilità. Senza poi dimenticare le pesanti ripercussioni sul piccolo mercato occupazionale sammarinese e sulle regole della contrattazione collettiva. Va anche ricordato che altre aree del frontalierato, come Svizzera e Città del Vaticano, non vengono colpite da questo provvedimento fiscale, creando così evidenti disparità di trattamento tra cittadini italiani”.

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