Covid: scoperta maxi-truffa
Un sistema complesso che, da quanto ricostruito dalle indagini, sfruttava la possibilità di più cessioni dello stesso credito, fittiziamente creato, una volta inserito nel “cassetto fiscale” previsto dalle misure di sostegno: in particolare il bonus locazione ma anche il Sismabonus e il Bonus facciate. E’ quanto emerso dall’operazione “Free Credit” della Guardia di Finanza di Rimini.
35 le misure cautelari personali di cui otto in carcere e quattro ai domiciliari, nei confronti di un sodalizio criminale con base operativa a Rimini ma ramificato in tutto il territorio nazionale, ritenuto responsabile di aver creato e commercializzato per un totale di 440 milioni di euro falsi crediti di imposta, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio (D.L. 34/2020), durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà. Oltre 200 i militari che hanno dato avvio all’alba di oggi, ad una vasta operazione di polizia in Emilia Romagna ed in contemporanea in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto, anche con l’ausilio di elicotteri
Sono state effettuate nel complesso 80 perquisizioni ed il sequestro dei falsi crediti, di beni e assetti societari per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. In totale al centro delle indagini di sono 56 soggetti che si sono avvalsi di 22 prestanome. Tra gli indagati, in nove avevano presentato domanda di reddito di cittadinanza e tre, figure marginali, avevano precedenti di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso. Il nucleo centrale, le 12 persone sottoposte a misure cautelari in carcere o ai domiciliari, è composto da imprenditori e commercialisti. Quattro di queste misure sono state eseguite a Rimini.
Le altre a Milano, Rovigo, Napoli, Salerno e Barletta. Nei sequestri, nelle prime ore di oggi, sono stati impiegati anche i “cash dog”, unità cinofile addestrate a fiutare l’odore dei soldi: è stato trovato anche diverso contante nascosto in trolley. A Rimini avvenivano le riunioni, poi ognuno proseguiva le attività nei propri territori. Il meccanismo si basava infatti anche sulla parcellizzazione: 116 le società che in pochi mesi hanno movimentato un miliardo di euro di crediti d’imposta grazie alla possibilità di reiterare cessioni dello stesso credito. E gli ultimi anelli della cessione, spesso inconsapevoli, non avevano responsabilità.