Contratto pubblico: nessun segnale
La piattaforma per il rinnovo contrattuale è stata spedita al governo oltre un mese fa. Ma il confronto ancora non parte.
San Marino, 9 febbraio 2005
Sul rinnovo del contratto pubblico dal governo non arrivano segnali. E’ la preoccupazione che emerge dai direttivi delle Federazioni Pubblico Impiego della CSU riuniti nella gironata di martedì 8 febbraio.
La piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto è infatti da oltre un mese sul tavolo del Congresso di Stato, ma il confronto è ancora fermo. A pesare sul negoziato è l’incognita del cambio alla Segretaria di Stato agli Interni.
Le Federazioni del pubblico impiego hanno anche affrontato il tema della riforma della Pubblica Amministrazione e in particolare i punti del protocollo d’intesa sottoscritto a novembre con il governo, ovvero dotazione organica minima e materie da regolamentare (permessi, ferie, part-time). E anche su questo fronte le dimissioni del Segretario Francini hanno messo sul chi va là i sindacalisti del pubblico impiego, che non a caso hanno chiesto al governo una formale conferma dell’intesa firmata a novembre.
Durante il vertice unitario di martedì 8 febbraio, che fa seguito al ciclo delle 100 assemblee con i dipendenti, si è parlato soprattutto di dotazione organica minima, chiarendo che la proposta del governo non può essere considerata definitiva se prima non verrà puntualizzata la missione di ogni ufficio e di ogni settore pubblico. Ma anche sul versante della riforma, le Federazioni del Pubblico Impiego attendono un segnale dal Congresso di Stato per continuare la trattativa.