Contratto ad hoc
La CDLS scrive al Segretario all’Informazione: “Aprire subito il confronto per tutelare contrattualmente i giornalisti”.
San Marino, 3 ottobre 2005
“Va aperto subito il confronto per un contratto ad hoc dei giornalisti”. La segreteria della CDLS, riunita nella mattinata di lunedì 3 ottobre, ha raccolto la proposta lanciata nei giorni scorsi dal Segretario di Stato all’Informazione.
“Il riconoscimento giuridico della professione di giornalista – sottolinea la Confederazione Democratica – è un obiettivo segnalato da tempo, soprattutto in coincidenza con la tumultuosa crescita del mondo dell’informazione sammarinese. E’ dagli anni novanta che la nostra realtà ha visto nascere numerose esperienze editoriali sia nel settore della carta stampata che in quello radiofonico e televisivo, per allargarsi ultimamente al settore telematico; una crescita purtroppo non seguita dalle specifiche tutele di tipo contrattuale per i numerosi operatori del settore”.
Per questo il vertice della CDLS “raccoglie positivamente” la proposta di realizzare un contratto per i giornalisti lanciata dal Segretario di Stato Giovanni Lonfernini durante il convegno “La società dell’informazione: libertà, pluralismo, risorse”. “Ritengo sia giunto il momento – ha detto l’esponente del governo – di definire un contratto tipo per il settore dell’informazione, per tutelare i lavoratori e avere delle condizioni base che possano assicurare la pluralità e libertà di espressione in chi materialmente fa informazione”.
Il segretario della Confederazione Democratica, Marco Beccari, ha quindi inviato una lettera al Segretario di Stato all’informazione per rimarcare la disponibilità e insieme l’urgenza di avviare un confronto con l’obiettivo di fissare contrattualmente diritti e doveri di chi fa informazione.
Alla luce dell’ultimo faccia a faccia tra sindacato e governo sulla legge di riforma del sistema previdenziale, la segreteria CDLS ha inoltre convocato per giovedì 6 ottobre alle 14.30 il Consiglio Confederale.
Al centro dei lavori le ultime proposte che la Confederazione Democratica ha posto al tavolo della trattativa, ovvero una diversa età pensionabile per le donne e l’inserimento di tutele per i lavoratori licenziati in età avanzata.
“Nella consapevolezza – afferma la segreteria CDLS – che il confronto sulla legge delle pensioni è alle battute finali e pur rimarcando lacune e squilibri della riforma, ritiene che l’accoglimento di queste proposte renderebbe certamente l’impatto del provvedimento meno pesante sulle condizioni dei lavoratori e contribuirebbe a ristabilire una maggiore giustizia nei confronti di alcune fasce del lavoro dipendente penalizzate oltre misura”.