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CDLS in pressing contro il lavoro nero

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In dati sull’abusivismo confermano le preoccupazioni del sindacato. La Confederazione Democratica scrive al Segretario al Lavoro.

San Marino, 4 agosto 2004

“Le nostre denunce erano più che fondate”. Così il vice segretario della CDLS, Mirco Battazza, commenta i 55 casi di lavoro nero e abusivo recentemente sanzionati dalla Segreteria di Stato al Lavoro e resi noti in Consiglio.

“Cifre che però non spiegano le reali dimensioni del fenomeno”, aggiunge Battazza, che invita il governo a portare i risultati delle 113 ispezioni sul lavoro sommerso al tavolo della Commissione di Collocamento.

Invito che i vice segretari della CDLS, Battazza e Montanari, entrambi membri della Commissione, formalizzeranno via lettera al Segretario di Stato al Lavoro.
“Sono anni – afferma Mirco Battazza – che il sindacato denuncia il diffondersi di fenomeni di lavoro nero e invoca controlli serrati. Non a caso la Confederazione Democratica nella mozione finale del congresso di marzo, votata da oltre 500 lavoratori-delegati, si è assunta il preciso impegno di far partire una riforma del mercato del lavoro che affronti i nodi dei lavori atipici e della precarietà, pretendendo un sistema efficace e rigoroso di controlli che abbia a disposizione idonei strumenti e norme per tutelare la legalità. Purtroppo i dati comunicati in Consiglio ci danno ragione, ma si tratta di cifre che non spiegano le reali dimensioni del fenomeno e quindi confermano che l’efficacia delle norme e successivamente la gestione dei controlli sono imperfetti”.

Per Battazza i 55 casi di lavoro nero e i 724 contratti a termine emersi dai verbali degli ispettori sono dati largamente sottostimati.
“In nome della flessibilità, il mercato del lavoro sammarinese negli ultimi anni è stato attraversato da fenomeni di deregulation che hanno creato vaste aree di lavoro irregolare e precario, con i settori dell’edilizia e dei servizi in prima fila. La strada imboccata dal governo di intensificare i controlli è più che mai necessaria, ma crediamo si possa fare di più. Perciò invitiamo il Segretario di Stato al Lavoro – conclude Battazza – a portare in Commissione di Collocamento i risultati dei controlli anti-abusivismo e quindi avviare con il sindacato forme di collaborazione per realizzare un sistema di monitoraggio del nostro mercato del lavoro più costante ed efficace. Per conoscere ad esempio l’esatto numero dei contratti di collaborazione, perché non si procede alla verifica di quelli depositati presso l’Ufficio del Registro? Controllo del tutto semplice e che rappresenterebbe un efficace punto di partenza per fare davvero luce su un fenomeno che ostinatamente si vuole nascondere”.