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CONFEDERAZIONE DEMOCRATICA: IERI E OGGI DONNE PROTAGONISTE

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“È un grande onore essere la seconda donna a ricoprire questo ruolo all’interno della CDLS: sono passati 37 anni dalla nomina di Rita Ghironzi come prima donna Segretario Generale nella storia del sindacato sammarinese; anche sotto questo aspetto la CDLS è stata all’avanguardia anticipando la parità di genere e valorizzando il ruolo delle donne nel mondo del lavoro” E’ stato questo l’esordio del discorso di insediamento di Milena Frulli nominata segretario della CDLS durante il Consiglio Confederale di venerdì 26 gennaio.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO DI INSEDIAMENTO

Innanzitutto ringrazio tutti voi per la dimostrazione di fiducia nei miei confronti, spero di essere all’altezza del prestigioso incarico che oggi mi avete affidato.

È un grande onore essere la seconda donna a ricoprire questo ruolo all’interno della CDLS: sono passati 37 anni dalla nomina di Rita Ghironzi come prima donna Segretario Generale nella storia del sindacato sammarinese; anche sotto questo aspetto la CDLS è stata all’avanguardia anticipando la parità di genere e valorizzando il ruolo delle donne nel mondo del lavoro. In quegli anni, probabilmente proprio grazie alla sensibilità di un Segretario donna, la CDLS si è battuta per l’approvazione di una legge quadro per il diritto al lavoro a soggetti con capacità lavorative ridotte, tema che va assolutamente ripreso ed ampliato.

Vorrei iniziare questo mio intervento con l’analisi della nostra sigla CDLS ovvero Confederazione Democratica Lavoratori Sammarinesi

Già il nostro nome dice chi siamo e cosa dobbiamo rimanere:

CONFEDERAZIONE: Il principio della confederalità è alla base della nostra storia, essere Confederazione è un valore aggiunto, prezioso ed irrinunciabile. Le 4 Federazioni che compongono la nostra Confederazione devono mantenere la propria autonomia, devono essere libere di portare avanti le battaglie che riguardano i lavoratori che singolarmente rappresentano, ma non devono dimenticare di essere un tutt’uno, un corpo unico che non sminuisce nessuno per esaltare qualcun altro; le singole Federazioni svilirebbero la loro autorevolezza se si isolassero, ma nello stesso modo perderebbero dignità ed importanza se venissero forzate ad omologarsi al pensiero di una sola persona.

DEMOCRATICA: la nostra forza è e deve continuare ad essere il pluralismo di idee, non è nelle nostre radici e nella nostra storia avere una persona sola al comando, non avrei mai accettato questo incarico se fosse stato così. Il confronto nei nostri organismi, Confederale, Direttivi, Attivo dei Quadri, deve essere la nostra linfa ed il nostro agire quotidiano. Non dobbiamo mai essere autoreferenziali e deve essere nostro preciso impegno prestare attenzione alla voce dei nostri iscritti: la mia porta sarà sempre aperta per ascoltare consigli e se serve anche critiche, con l’obiettivo di far crescere la CDLS.

LAVORATORI: i lavoratori e le lavoratrici, sia attivi che a riposo, devono essere il nostro primo pensiero: i loro bisogni devono essere ascoltati, le loro preoccupazioni e richieste meritano la nostra attenzione. Il nostro impegno primario dovrà essere quello di difendere i diritti duramente conquistati con sacrifici e battaglie sindacali nei decenni scorsi, va contrastato qualsiasi attacco al welfare ed alle conquiste contrattuali, va difeso il potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni.

Dobbiamo guardare ai nuovi bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, i tempi cambiano e le necessità anche, oggi uno degli aspetti che deve essere tenuto in considerazione è la conciliazione tempo di lavoro e di vita personale e familiare. Il lavoro è fondamentale ma non può essere l’unico aspetto della vita di una persona: per questo dobbiamo impegnarci a studiare e proporre forme innovative di lavoro, settimana breve, part-time verticale solo per fare alcuni esempi. Trovare modalità e articolazioni lavorative più compatibili tra la vita lavorativa e la vita famigliare sarebbe di grande aiuto a tutte le donne che non vogliono rinunciare a farsi una famiglia pur di poter lavorare; l’aspetto legato all’equilibrio tra vita e lavoro sarà sempre più di estrema importanza non solo per le donne, ma in generale per tutti i lavoratori.

SAMMARINESI: la storia millenaria e le peculiarità del nostro piccolo Paese devono orientare la politica sindacale, ma non bisogna dimenticare che non siamo più un’isola “felice”, dobbiamo quindi accogliere le sfide che ci verranno poste con l’Accordo di Associazione all’Unione Europea. Sarà indispensabile continuare a tutelare i nostri concittadini senza dimenticarci dei bisogni delle migliaia di frontalieri che ogni giorno varcano il confine per venire a lavorare a San Marino; il nostro impegno nello CSIR deve continuare ad essere attivo e proficuo come lo è stato in questi anni.

Una riflessione va ai rapporti con le altre sigle sindacali, a tal proposito prendo a prestito un pensiero espresso da Rita Ghironzi in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni della CDLS. Lei disse “la CDLS si confronta, ma non subisce pressioni o condizionamenti, questo è il nostro concetto di autonomia”. Penso che questa frase sia tuttora molto attuale e debba essere la bussola che orienta la nostra linea politica. Il rapporto con CSdL e USL, va coltivato e consolidato, prestando attenzione al mantenimento della nostra indipendenza, valorizzando le nostre peculiarità e promuovendo costantemente quelli che sono i nostri principi e valori.

Va definita una nuova strategia comunicativa, con maggiore autonomia rispetto al passato, finalizzata a far avvicinare al sindacato le giovani generazioni, ma anche per riacquisire la fiducia da parte dei lavoratori e delle lavoratrici che si sono allontanati. Vanno pensate modalità innovative e più” social” di veicolare le nostre attività e va rafforzata la nostra presenza sulla stampa interna ed esterna. Devono aumentare le occasioni di confronto ed ascolto con i nostri rappresentati e, più in generale, con tutta la popolazione. In questi ultimi tempi si stanno notando, forse più che in passato, azioni più o meno celate, volte a delegittimare il sindacato e la sua autorevolezza: per questo motivo le nostre energie dovranno essere finalizzate a percepire e anticipare i problemi, interpretare ed accompagnare i cambiamenti sociali e del mondo del lavoro. La CDLS deve dimostrare, tramite l’azione proattiva e costante dei suoi addetti e delle sue strutture che il Sindacato non è una entità obsoleta e da rottamare, ma una risorsa preziosa ed insostituibile per i lavoratori.

Tra le innumerevoli attività da svolgere, per il 2024 dobbiamo darci tutti un obbiettivo prioritario: la CDLS deve tornare ad essere il secondo sindacato a San Marino. Lo rivendichiamo per longevità e per la nostra storia e lo dobbiamo essere anche per numero di iscritti. L’impegno che ci dobbiamo prendere tutti assieme sarà quello di far avvicinare alla CDLS i colleghi, gli amici, i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e pensionate: il nostro operare quotidiano dovrà costantemente dimostrare che la CDLS è un Sindacato con un forte patrimonio di esperienza, professionalità, idee e progetti, lo dimostra la nostra storia ultradecennale.

Un pensiero particolare voglio rivolgerlo ai pensionati ed alle pensionate: la Federazione sta lavorando attivamente, con grande impegno, per affrontare e risolvere i problemi che si presentano nella vita di diversi di essi, sta lavorando per promuovere la loro vita sociale e ricreativa con importanti eventi, stiamo affrontando la preoccupante tematica dell’isolamento sociale e della solitudine che troppo spesso segna il periodo di vita più vulnerabile di molti anziani. La CDLS deve rilanciare il bel progetto presentato nelle tesi dell’ultimo Congresso e approvato nella mozione finale, ovvero la costituzione di un Fondo che possa sostenere i pensionati più deboli e fragili anche economicamente, non è un sogno irrealizzabile dobbiamo operare con determinazione per dare concretezza a questo progetto.

Desidero concludere questo mio intervento prendendo a prestito una citazione di Tina Anselmi, divenuta poi slogan dell’ultimo congresso nazionale CISL, è una frase concisa ma piena di significati che mi ha molto colpita: “Esserci per Cambiare”. Ho fatto mia questa citazione quando mi è stato chiesto di dare la disponibilità a ricoprire questo ruolo e vi garantisco che impegnerò tutte le mie energie e tutta la mia buona volontà per portare il mio contributo per la crescita ed il rafforzamento della CDLS. Il mio impegno ed il mio contributo alla nostra Confederazione saranno ancor più efficaci, proficuo e costruttivo se saremo tutti uniti sotto la bandiera della CDLS e mi onorerete quotidianamente del vostro supporto.

Milena Frulli, segretario generale CDLS

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