Buste paga poco splendor
La FLI-CSU denuncia: azienda di pulizie non riconosce gli aumenti retribuitivi previsti dal contratto.
San Marino, 14 settembre 2004 Quando i diritti del lavoratori sono presi a colpi… di ramazza. E’ durissima la denuncia della FLI-CSU nei confronti dell’impresa di pulizie La Splendor service, che ha deciso di non riconoscere ai 55 dipendenti l’aumento di stipendio del 2% sancito dal contratto. “Fatto, questo – spiegano i dirigenti della Federazione Lavoratori Industria Angela Tamagnini e Ivan Toni – che ha fatto scattare una vertenza tra sindacato e azienda. Vertenza aperta su richiesta di 20 dipendenti (quasi tutti sammarinesi), che naturalmente non hanno accettato una retribuzione più leggera” Ma di fronte all’ovvia contestazione economica, la Splendor, che in questo ultimo periodo ha avviato una divisione del patrimonio societario, “non ha scelto la strada della normale trattativa, bensì quella della ritorsione anti-sindacale. Il titolare dell’impresa di pulizie ha infatti deciso di riconoscere sì l’aumento contrattuale (senza peraltro prevedere gli arretrati), ma solo a quei dipendenti che non si sono rivolti al sindacato”. Per i sindacalisti della FLI-CSU siamo insomma di fronte a comportamenti prepotenti e intimidatori: “E’ impossibile non definire il comportamento dell’impresa come una vendetta trasversale. Impresa che tra l’altro a San Marino ha in mano il 70% del settore delle pulizie ed è titolare di molti appalti pubblici. Al punto che invitiamo lo Stato a riflettere sull’opportunità di destinare i soldi dei cittadini a simili imprenditori”. Ma la denuncia del sindacato non si ferma qui. La FLI-CSU nella giornata di oggi, martedì 14 settembre, ha inviato una lettera ai Segretari di Stato Industria e Lavoro. |
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