Braccio di ferro alla Titanedi: è sciopero a oltranza
Il personale non in regola si ripresenta in azienda. I dipendenti costretti a continuare la protesta.
San Marino, 20 gennaio 2004
Calpestate le regole, i dipendenti scioperano a oltranza. Non si sblocca il caso dei lavoratori abusivi alla Titanedi e mercoledì 21 gennaio a mezzogiorno è in programma un incontro tra sindacato e governo.
Dopo il telegramma-denuncia della FLI-CSU, la proclamazione di un’ora di sciopero e l’intervento dell’ispettorato del lavoro, martedì 20 gennaio i 5 lavoratori che la Office Depot, la multinazionale proprietaria dell’azienda di Dogana, ha fatto arrivare da Milano si sono tranquillamente ripresentati in ufficio.
“Ma dov’è finito il rispetto delle regole?”, tuona Giorgio Felici, segretario della Federazione Industria CDLS. “Abbiamo segnalato un palese caso di abusivismo, gli ispettori hanno fatto i verbali e il giorno dopo tutto va avanti come se niente fosse. E’ assurdo. Che dobbiamo fare, chiamare forse la Gendarmeria?”
I dipendenti e la FLI-CSU hanno intanto deciso di trasformare la protesta di un’ora in sciopero ad oltranza, mentre il governo ha fissato per mercoledì 21 gennaio a Palazzo Mercuri un incontro con il sindacato.
“L’esasperazione dei lavoratori Titanedi è davvero al culmine – afferma Felici – La protesta a oltranza è oramai l’unica strada che hanno di fronte. Sono mesi che vivono nell’incertezza, la trattativa tra Office Depot e Karnak si trascina all’infinito e adesso la proprietà, in barba alle leggi, chiama lavoratori esterni a sbrigare le pratiche amministrative”. Come dire: la classica goccia su un vaso stracolmo.