Blocchi e divieti
Giro di vite sul diritto di sciopero? In Consiglio arrivano due Istanze d’Arengo. E c’è chi soffia sul fuoco.
San Marino, 21 novembre 2005
In Consiglio approdano martedì 22 novembre due Istanze d’Arengo sulla regolamentazione del diritto di sciopero. La CDLS: “Con risposte burocratiche non si risolve il conflitto sociale”.
I blocchi della discordia arrivano sui banchi consiliari. In discussione la richiesta di una normativa che regolamenti il diritto di circolazione sulle pubbliche strade in occasione di manifestazioni. E l’Assoindustria non perde l’occasione per soffiare sul fuoco.
“Alcuni mesi fa – dichiara il direttore dell’Anis Carlo Giorgi al Corriere di San Marino – c’era un Paese prigioniero. L’Istanza quindi non fa altro che chiedere la garanzia dei diritti, che un Paese deve riconoscere a tutti i suoi cittadini”.
Pronta la replica del segretario CDLS, Marco Beccari, che si mostra disponibile al confronto, ma non con regole e divieti imposti dall’alto.
“Credo che si possa ragionare su tutto, quindi anche sulla regolamentazione di questo aspetto, però l’Istanza d’Arengo è la strada meno opportuna, è qualcosa calato dall’alto, senza alcun confronto tra le parti”.
E il segretario CDLS avverte: “Nel caso l’Istanza venisse approvata così com’è, ci potremmo trovare di fronte a una regolamentazione che non risolve i problemi, ma che anzi li aumenta. Perché anche lo sciopero è un diritto”.
Preoccupazione condivisa dal segretario della Federindustria della CDLS, Giorgio Felici: “Nutro forti dubbi sulla reale efficacia di queste petizioni popolari. Il rischio è ora quello di spostare a livello istituzionale i torti e le ragioni dell’ultima stagione contrattuale, che ha fatto registrare oltre 90 ore di sciopero e tre mobilitazioni generali. Non si risolve il conflitto sociale con risposte burocratiche, non serve tornare a dividerci sui blocchi stradali, ma serve al contrario uscire dalla logica del muro contro muro e rilanciare responsabilmente il confronto tra sindacato e forze imprenditoriali”.