Basta precariato fiscale
Il comitato frontalieri e la CSU spingono per la ratifica della convezione bilaterale. Adesione del comitato allo sciopero generale.
San Marino, 1 marzo 2005
Non si ferma l’azione di pressione per risolvere i problemi fiscali e contrattuali dei lavoratori italiani occupati in Repubblica. Lettera del comitato frontalieri e della Centrale Sindacale alla Farnesina e al ministero alla Finanze.
Dopo il recente vertice tra i ministri degli esteri di Italia e San Marino, il comitato frontalieri e il sindacato hanno riattivato i contatti per spingere alla ratifica della convenzione bilaterale sulle doppie imposizioni.
Per questo hanno spedito una lettera al Ministero degli Esteri e Finanze Italiani e nei prossimi giorni è previsto un incontro.
Sul fronte sammarinese si attende invece la risposta del Segretario di Stato agli Affari Esteri alla richiesta, avanzata la scorsa settimana dai segretari della CSU, di fare un punto su tutte le tematiche del frontalierato.
Il primo punto è fare uscire dalla precarietà fiscale i lavoratori romagnoli e marchigiani occupati a San Marino. Ovvero rispettare gli accordi internazionali del 2002 che prevedevano in materia di tassazione dei redditi prodotti all’estero una legge ordinaria definitiva: da due anni invece questa materia è regolata annualmente dalla legge Finanziaria italiana.
Sempre in base alla convenzione bilaterale gli abbattimenti fiscali previsti erano inoltre superiori all’attuale bonus di 8 mila euro.
Completamente ignorata poi la questione dei rimborsi sanitari che San Marino versa all’Italia in base alla convezione del ’74. Una forma di tassazione indiretta dei redditi prodotti all’estero che rappresenta un’assoluta anomalia rispetto a tutte le altre aree del frontalierato.
Ancora da risolvere poi il problema della precarietà contrattuale, con la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Il comitato frontalieri, durante la riunione di lunedì 28 febbraio, ha espresso piena adesione allo sciopero generale proclamato dalla CSU per mercoledì 16 marzo e ha infine deciso di scrivere a tutti i candidati romagnoli e marchigiani in corsa per le elezioni regionali del 3-4 aprile per chiedere anche il loro impegno a favore delle 6 mila famiglie colpite dalla doppia tassa.