Il 15′ Congresso della Confederazione Sindacale Europea di Berlino lancia due petizioni on-line contro austerità e carovita – anche San Marino può dare il suo contributo! Sono innumerevoli gli interventi dei Delegati presenti al 15′ Congresso ETUC/CES che denunciano le criticità derivanti dal carovita, aumento delle bollette, salari e stipendi erosi dall’inflazione, tentativi di introdurre tagli allo stato sociale e nuove forme di austerity. Grande attenzione viene anche riservata alla necessità di contrastare le derive sovraniste che emergono in molti Paesi e rilanciare il valore sociale degli interventi pubblici per il rafforzamento dell’economia e del welfare.
Tra le varie iniziative promosse nell’ambito dei lavori congressuali, vanno sottolineate due importanti petizioni online – promosse tramite la piattaforma web https://action-europe.org/it/partecipa – che possono essere sottoscritte da tutte le cittadine ed cittadini europei.
“Porre fine alla crisi del carovita” è la prima delle due petizioni on-line: la crisi del carovita che stiamo vivendo sulla nostra pelle è causata dall’eccesso di profitti, non dai salari!
Va ribadito che i salari e gli stipendi non sono la causa dell’inflazione. Le lavoratrici e i lavoratori sono le vittime di questa crisi: il valore delle loro retribuzioni diminuisce costantemente, mentre i prezzi dei beni di prima necessità e di consumo subiscono un costante aumentano. Questo sta incrementando ulteriormente le disuguaglianze già esistenti, e le lavoratrici e i lavoratori con stipendi e salari bassi e le persone vulnerabili sono tra i più colpiti.
È indispensabile, anche a San Marino, un piano che affronti la crisi del carovita e della inflazione crescente, mettendo le lavoratrici e i lavoratori in condizioni di affrontare questa situazione di emergenza e ponendo il lavoro e lo sviluppo al centro dell’economia.
La petizione on-line dell’ETUC/CES prevede:
- Aumenti salariali immediati!
- Aiuti economici alle persone che fanno fatica a pagare bollette esorbitanti, a sostenere l’aumento vertiginoso dei costi di affitto, riscaldamento e cibo.
- Un tetto massimo al prezzo delle bollette energetiche e un aumento delle tasse sui superprofitti delle aziende che stanno approfittando della crisi.
I governi nazionali e l’UE non possono stare con le mani in mano, è necessario contribuire a fare in modo che non lo facciano. Il prezzo dell’immobilismo o dell’adozione di risposte sbagliate, come l’aumento dei tassi d’interesse, il mancato recupero del potere di acquisto delle retribuzioni o il ritorno alla fallimentare agenda dell’austerità, sarà catastrofico.
Per firmare clicca qui:
“Stop all’austerità 2.0” è la seconda delle due petizioni on-line: l’austerità è destinata a tornare e a colpire i lavoratori in tutta Europa.
Austerità significa più povertà, persone che perdono la casa e molti che non hanno accesso alle cure sanitarie di cui hanno bisogno. I sindacati europei non lo possono accettare.
Insieme ed uniti, possiamo costruire un’economia per le persone e per il pianeta. I lavoratori sono stanchi di riempire i portafogli dei ricchi.
I sindacati europei chiedono un nuovo modello economico e sociale che metta al primo posto i lavoratori. Abbiamo bisogno di un cambiamento reale, piuttosto che di un ritorno alle politiche distruttive del passato di rovinosa riduzione del disavanzo pubblico. Il dialogo sociale è fondamentale.
I sindacati europei della ETUC/CES pretendono:
• Nessun ritorno all’austerità
• Investimento in posti di lavoro meglio pagati e sostenibili, coperti da un contratto collettivo
• Nessun contributo pubblico senza una necessaria condizionalità sociale
• Un’economia più giusta per tutti
I lavoratori e le lavoratrici meritano una parte più equa della ricchezza che creano.
Questa petizione online verrà consegnata alla Commissione UE e verrà inviata a tutti i governi nazionali, ovunque vi siano firmatari, San Marino compresa. È indispensabile unirsi alla lotta dei sindacati europei e di milioni di lavoratori e lavoratrici UE per fare in modo che i governi europei ascoltino la gente. Fermiamo insieme l’austerità 2.0.
Per firmare clicca qui:https://action-europe.org/it/stop-allausterit%C3%A0-IT