Apre i battenti il 10° congresso dell’industria
I lavori iniziano alle 9 di mercoledì 30 giugno presso la sala del Castello di Domagnano. Attesi 163 delegati.
San Marino, 29 giugno 2004
Nuovo contratto, frontalieri, lavori atipici, riforma pensioni. Sono i temi di fondo del 10° congresso della Federazione Industria della Confederazione Democratica.
Congresso che aprirà i battenti alle 9 di mercoledì 30 giugno presso la sala conferenze del Castello di Domagnano con la relazione del segretario uscente Giorgio Felici. Titolo dell’assise “Protagonisti del cambiamento”.
Sono attesi 163 i delegati, in rappresentanza di circa 1300 iscritti. Tra le novità in discussione all’assise della FLIA-CDLS c’è la proposta di allargamento del direttivo da 18 a 27 membri.
Il programma dei lavori.
Ore 9 – insediamento della presidenza e nomina delle commissioni.
Ore 9.30 – relazione del segretario uscente Giorgio Felici. Inizio dibattito.
Ore 12.30 – sospensione dei lavori. Pranzo.
Ore 14.30 – ripresa del dibattito.
Ore 15 – intervento del presidente dell’Anis Simona Michelotti sul tema “Le relazioni industriali in vista delle scadenze dei contratti di lavoro”.
Ore 16 – ripresa del dibattito. Conclusioni. Approvazione del documento conclusivo. Elezione del nuovo direttivo.
Alla vigilia dell’appuntamento congressuale, il segretario uscente della FLIA, Giorgio Felici, ha detto che il settore industriale ormai da due anni è segnato dalla stagnazione economica e dalla spinosa questione fiscale dei frontalieri, che rappresentano oltre il 40% della forza lavoro occupata nel settore privato. All’orizzonte anche la scadenza del contratto del settore industria, banco di prova importante per affrontare il nodo dei diritti. E’ di questi giorni la polemica sulla diffusione dei contratti fantasma a San Marino e sulla carenza di veri controlli per arginare un fenomeno che aggiunge precarietà, incertezza e instabilità al nostro mercato del lavoro.