Alluvione Emilia Romagna: 5 miliardi di danni
Secondo una prima stima, sarebbe compreso tra i 4 e i 5 miliardi di euro il computo totale dei danni causati dall’alluvione in Emilia Romagna.
L’emergenza riguarda innanzitutto le case, che una volta liberate dal fango saranno oggetto delle verifiche necessarie a capire quali edifici avranno resistito, quali dovranno essere abbattuti e quali sanati. Ma grande preoccupazione destano anche i danni ambientali causati dalle frane, quelli alle strade, che in molti casi dovranno essere completamente riprogettate, e quelli all’agricoltura: sarebbero tra i 10 e i 15 milioni gli alberi da estirpare poiché definitivamente compromessi.
In questo senso, dal governo arriva ai territori colpiti e alle istituzioni che li amministrano la promessa di “risposte immediate”. Parole pronunciate direttamente dalla premier Giorgia Meloni nel corso della visita effettuata tra Ravenna, Forlì e Faenza il 21 maggio, di ritorno dal G7 di Hiroshima. E già nel corso del Consiglio dei ministri del 23 maggio, come riporta Il Sole 24 Ore, saranno varate le prime misure di emergenza, che peseranno tra i 10 e i 20 milioni.
Le prime piogge di maggio che hanno reso ancora più vulnerabile il territorio. E soprattutto la crisi del clima sta aggravando questi fenomeni atmosferici
I fondi
La presidente ha escluso che possano essere impiegati per riparare i danni i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza, affermando che potrebbero piuttosto essere reperite risorse, tra gli altri, dal fondo europeo di solidarietà. Nel dettaglio, si parla di circa 100 milioni di euro.
Le prime due decine di milioni di euro che l’esecutivo stanzierà serviranno a mettere in campo i provvedimenti utili per “esentare aziende e cittadini dal pagamento delle imposte”. Gli uffici preposti stanno procedendo a elaborare l’elenco dei comuni che saranno coinvolti dalla misura e non è escluso che possano rientrarvi anche alcune città tra quelle maggiormente messe in difficoltà anche nelle Marche e in Toscana.
Come già avvenuto in occasione di altre emergenze, uno dei primi interventi del governo dovrebbe riguardare il rinvio dei termini per gli obblighi di natura contributiva, fiscale, previdenziale e processuale nelle aree più colpite. Una sospensione che potrebbe protrarsi fino a ottobre, se non addirittura fino a dicembre.
Per quanto riguarda il lavoro, il governo potrebbe prevedere un’esenzione dal servizio per il personale della pubblica amministrazione che non può recarsi in ufficio poiché sfollato. Alle aziende in difficoltà, e in particolar modo ad artigiani e pmi, potrebbe invece essere indirizzato un pacchetto di misure a sostegno del sistema produttivo, che potrebbe prevedere la garanzia gratuita da parte del fondo centrale per le imprese.
La seconda fase di interventi sarà invece dedicata agli indennizzi e alla ricostruzione, per cui “saranno prima necessarie – spiega Meloni – una stima completa e una semplificazione per quanto riguarda le procedure”.
Wired, maggio 2023