Alfalum, chiarezza sul doppio infortunio
Dubbi del sindacato sui controlli agli impianti produttivi. La Federazione Industria della CSU ha chiesto un incontro con l’azienda.
San Marino, 5 luglio 2004
Il Sindacato esprime profondo sconcerto per gli infortuni avvenuti in due giorni consecutivi all’interno dell’Alfa Lum, che hanno provocato per due lavoratori l’amputazione di una parte del dito di una mano.
L’accertamento delle responsabilità di questi incidenti spetta alle autorità preposte, ma sicuramente qualcosa non ha funzionato nell’applicazione delle norme sulla sicurezza. Si rammenta infatti che la legge n. 31 del 1998 prevede il dovere, per il datore di datore, di verificare che all’interno dell’azienda vengano realmente e correttamente applicate tutte le pratiche indispensabili per garantire ai lavoratori il diritto di lavorare senza rischi per la propria salute e incolumità.
Inoltre, vi è anche un vizio d’origine causato dalla legge “Testo unico in materia edilizia”, che dispone – in maniera del tutto paradossale – che i controlli alle aziende da parte del Servizio di Igiene Ambientale per “avvio alla produzione”, allo scopo di accertare le condizioni di sicurezza, siano effettuati dopo che l’impianto produttivo abbia iniziato l’attività, e non prima, in modo preventivo.
Poiché da alcuni mesi la produzione dell’Alfa Lum è stata spostata all’interno dello stabilimento della ex Aprilia, una domanda sorge spontanea: che il controllo del SIA per “l’avvio alla produzione” non sia stato ancora fatto??? In ogni caso, alla luce di quanto è successo, una ispezione del SIA è davvero più che mai opportuna!!!
Per approfondire la vicenda di questi gravi infortuni, e per verificare come viene gestita la sicurezza all’interno dell’azienda, per scongiurare il pericolo di altri incidenti ai lavoratori, la FLI-CSU ha chiesto un incontro alla dirigenza della Alfa Lum, da tenersi un tempi brevi.