Al lavoro per il nuovo contratto industria
Si è riunito per l’intera giornata il direttivo della FLIA-CSU. In discussione i contenuti del rinnovo contrattuale.
San Marino, 15 luglio 2004 Tra meno di sei mesi scade il contratto del settore industria e artigianato e la FLIA-CSU ha iniziato a delineare le proposte da presentare al tavolo della trattativa. Sono circa 8 mila i lavoratori interessati. Per l’intera giornata di giovedì 15 luglio, presso la sede del sindacato, si è riunito il direttivo unitario della Federazione Industria e al centro della discussione c’era una scheda di lavoro che indicava i principali punti del rinnovo contrattuale. Spicca la lotta alla precarietà, con la richiesta di cambiare la legge su controlli e sanzioni contro il lavoro abusivo, mentre sul fronte del lavoro interinale viene ribadita l’assoluta centralità del collocamento pubblico rispetto alle agenzia di lavoro temporaneo. Allo studio del sindacato anche una rete di ammortizzatori sociali per i lavoratori atipici. Sul tappeto anche la richiesta di parificare il sistema previdenziale tra lavoratori pubblici e privati, rivendicando l’introduzione della pensione di anzianità anche nel settore industriale. In primo piano anche iniziative a sostengo dei lavoratori frontalieri. Al tavolo del rinnovo contrattuale la Federazione Industria porrà la questione del rimborso della quota sanitaria: si tratta di circa 200 euro mensili per ogni lavoratore che San Marino deve versare all’Italia in base a una convenzione del ‘74. Soldi che ora, con l’arrivo della dual-tax sui redditi, per il sindacato devono finire nelle buste paga dei frontalieri. Per settembre sono in previsione assemblee in tutti i posti di lavoro per discutere le proposte sindacali sul nuovo contratto. |
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