Acqua o champagne?
Non si ferma il fenomeno dei consumi idrici gonfiati. A un utente di Borgo Maggiore è arrivata una bolletta che supera i 18 mila euro.
San Marino, 31 marzo 2005
Ci risiamo con le maxi bollette dell’acqua. Un utente di Borgo Maggiore si visto arrivare una fattura da 18 mila e 600 euro. L’ASDICO-CDLS ha immediatamente scritto all’Azienda Servizi per verificare questo ennesimo caso di consumo abnorme di acqua.
E’ da diverso tempo che l’Assoconsumatori della CDLS si sta occupando del fenomeno delle bollette gonfiate, dovuto in larga parte a perdite occulte delle condutture.
Nei mesi scorsi a un utente di Fiorentino l’Aass ha presentato un conto da 4 mila euro, mentre a una pensionata di Domagnano è andata peggio: la cifra da sborsare era di 16 mila euro. Ora il salasso-record da oltre 18 mila euro (18.666, per l’esattezza).
Va detto che lo scorso mese di febbraio, sull’onda delle denunce dell’Assoconsumatori, il Congresso di Stato ha autorizzato una delibera che applica una riduzione del 50 per cento della tassa ambientale sui consumi eccedenti d’acqua con comprovata perdita nelle condutture.
Ma non basta. Così il responsabile dell’ASDICO, Gianluigi Giardinieri, invita nuovamente governo e Azienda di Stato ai Servizi a fare un ulteriore passo per fronteggiare questo fenomeno: “Non c’è dubbio che le bollette gonfiate sono frutto dei guasti della rete idrica, guasti che l’utente scopre solo quando gli arrivano conti salatissimi. E’ dunque urgente attivare una copertura assicurativa a tutela dei consumatori. Copertura che del resto è prassi consolidata nelle aziende pubbliche di oltre confine”.