4 euro
Contratto pubblico: il governo passa da 10 a 14 euro. Il sindacato è pronto a far scattare gli scioperi a scacchiera.
San Marino, 20 maggio 2005
Quattro euro in più. Il governo offre troppo poco, si va verso gli scioperi a scacchiera. Resta dunque in salita la strada per il rinnovo del contratto pubblico anche dopo il faccia faccia di venerdì 20 maggio tra sindacati e Congresso di Stato.
Da 10 a 14 euro. E’ la disponibilità manifestata dalla delegazione governativa durante l’incontro. Tanto che le Federazioni del Pubblico Impiego hanno ribadito che “sulla parte economica le posizioni rimangono distanti”.
“Questa proposta – sottolineano inoltre in casa sindacale – è però solo verbale, pertanto sul tavolo resta la precedente proposta formale di 10 euro in cifra fissa più l’1,4% sul solo piede retributivo”. Mentre le richieste sindacali puntano ad un aumento di 60 euro in cifra fissa e dell’1,5% da calcolarsi su base retributiva e scatti.
Le parti non si avvicinano neppure sul piano normativo. Anzi, il sindacato fa sapere che “il governo ha riproposto in toto le posizioni di partenza”, aggiungendo tra l’altro “un No alla richiesta di rivalutazione dell’indennità di missione e trasferta e dell’indennità chilometrica, adducendo come motivazione la comparazione con la tabella ACI”.
Scioperi dietro l’angolo. A questo punto le Federazioni del Pubblico Impiego sono pronte a inasprire la mobilitazione. E’ già in calendario per lunedì 23 maggio presso la sala del Castello di Domagnano l’assemblea dei rappresentati sindacali della PA e quella sarà l’occasione per proclamare gli scioperi a scacchiera. Salvo ripensamenti in extremis da parte del governo, le prime tre ore di stop scatteranno da mercoledì 25 maggio e proseguiranno venerdì 27 maggio.
“La nuova mobilitazione sindacale – sottolineano le Federazioni del pubblico Impiego – è a sostegno di un contratto dignitoso per i pubblici dipendenti, che nei quattro anni precedenti non hanno ottenuto nemmeno la copertura dell’inflazione programmata”.